CIMADOLMO
Informazioni sul nostro Comune
Il Comune di Cimadolmo è situato nel Nord-Est Italia, 50 km a Nord di Venezia. Si estende per oltre 7 km lungo la riva sinistra del fiume Piave e presenta il 50% del territorio dentro agli argini del fiume sacro alla patria.
Località: San Michele di Piave, Stabiuzzo, Grave di Papadopoli
Alcuni Dati:
Altitudine: 32 m s.l.m.
Estensione: 17,75 kmq
Distanza da Treviso: 20,3 km
Prefisso Telefonico: 0422
POPOLAZIONE: 3.369 abitanti, di cui maschi 1.673, femmine 1.696
Densità per Kmq: 189,8
UN PO´ DI STORIA:
Le testimonianze di un primo insediamento nel Comune di Cimadolmo si hanno in località Stabiuzzo (Stablucium) dove i romani danno vita ad un presidio militare lungo la via Postumia, costruita nel 148 a.c., arteria che collegava Aquileia a Genova.
Risale a quest’epoca la colonizzazione dell’intero territorio. Il paese diventa ben presto sede di un importante mercato per il suo essere collocato in posizione strategica, all’incontro tra la direttrice viaria est-ovest e quella nord-sud, costituita dal fiume Piave.
Le origini dell’abitato di Cimadolmo si ricostruiscono grazie alla toponomastica dei luoghi che conserva, nel tempo, le tracce dell’evoluzione del territorio. Infatti, il nome richiama l’opera dei frati Nonantolani che nel tardo medioevo, nei vasti boschi che coprono il territorio, introducono l’olmo, pianta che assorbe l’umidità del suolo.
Sin dai primissimi insediamenti, la vita delle genti rivierasche è segnata dalla difficile convivenza con il Fiume. In era Cristiana la plebs di S.Mauritii de Stablucio viene inghiottita dai flutti nel 1152 ed ancora, causa le intumescenze del fiume, nel 1339, il locale mercato viene trasferito a Ronchi di Ponte di Piave e quindi ad Oderzo, dove ancor oggi è fiorente
La sponda sinistra al tempo della Serenissima non è protetta da argini e dopo le innondazioni del XIV secolo, il paese viene ricostruito più lontano dal fiume.
Nel ‘400 e nel ‘500 a causa di disastrose piene l’antica chiesa di Cimadolmo, dedicata a San Silvestro, viene ripetutamente distrutta.
A protezione degli abitati minacciati in sinistra Piave, tra il 1884 e il 1886, viene costruita la grande diga di Cimadolmo. Solo nell’ultimo secolo, trovata una definitiva difesa dalle calamità naturali, il paese si sviluppa stabilmente e diviene un insediamento agricolo di notevole interesse, con particolare riferimento alla coltivazione di cereali, alla viticoltura ed alla lavorazione del giunco.
Il Fiume determina gli insediamenti, le coltivazioni ed i ritmi di vita degli uomini che vi abitano a ridosso, facilita incontri e scambi ma è anche luogo di scontri. Questa zona è stata testimone di momenti storici di interesse nazionale: al termine del primo conflitto mondiale, la famosa ritirata di Caporetto trova qui il suo epilogo trasformando il fiume in tomba della gioventù.
Altro epico scontro si era avuto nel 1809, tra le armate francesi e quelle dell’Impero.
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