“L'Asparago Bianco di Cimadolmo IGP – prosegue il consigliere – è sottoposto a un disciplinare severo che regola ogni fase: dalla coltivazione alla raccolta fino al confezionamento. Questo rigore garantisce uno standard elevatissimo, tanto da renderlo il primo asparago in Europa a ottenere la certificazione IGP. La qualità del prodotto è garantita dal Consorzio di Tutela, in collaborazione con l'Ente certificatore CSQA di Thiene. Dal 2002, l'Unione Europea riconosce ufficialmente l'unicità di questo ortaggio, che conquista i palati con la sua consistenza morbida, il gusto delicato, l'aroma avvolgente e l'aspetto raffinato, con sfumature madreperlacee che lo rendono inconfondibile. La zona di produzione è circoscritta a una parte della Marca Trevigiana e comprende i comuni di Cimadolmo, Breda di Piave, Fontanelle, Mareno di Piave, Maserada sul Piave, Oderzo, Ormelle, Ponte di Piave, San Polo di Piave, Santa Lucia di Piave e Vazzola. I produttori, nel rispetto del disciplinare, possono raccogliere fino a un massimo di 70 quintali per ettaro, mantenendo così uno standard produttivo che coniuga quantità e qualità. Secondo i dati del Consorzio Asparago Bianco di Cimadolmo IGP, la produzione certificata coinvolge attualmente una decina di aziende, con una produzione complessiva di circa 500 quintali, in base alla stagione”.
“Questo dato – conclude Bet – evidenzia la crescente attenzione verso questo prodotto d'eccellenza e il suo ruolo significativo nell'economia locale. L'Asparago Bianco di Cimadolmo IGP è un dono prezioso della nostra terra, e la Mostra di quest'anno sarà l'occasione perfetta per celebrarlo come merita, tra tradizione, gusto e cultura”.